L’AVVENTUROSISSIMA STORIA DELL’ARTE MAIVISTA
AL CARTACANTA FESTIVAL 2024 – TOLLERANZA
Fumetti, satira, falsi giornali, foto, video, eventi. Niente è più vero del falso
La mostra/evento di Frigidaire organizzata dal Museo MAGMA di Civitanova Marche non è solo una straordinaria rassegna di immagini spettacolari e figure artistiche diventate in alcuni casi mitiche, ma la riscoperta di un progetto di racconto totale che ha esplorato le trasformazioni dell’ultimo mezzo secolo ed è tuttora vivo nei tanti giovani che hanno partecipato a Frigidaire nel corso degli anni più recenti. Questa durata nel tempo non è stata casuale, anche se accidentata e a volte difficilissima. Perché Frigidaire è stata concepita non come una rivista di settore o di stagione, ma come una moderna Enciclopedia Illuminista cosmopolita, un’Antropologia del presente che ha liberamente usato ogni tipo di linguaggio, il racconto, la cronaca, l’arte, il fumetto, la fotografia, la musica, il video. Una storia nata, come si sa, da un gruppo di autori, ovvero io stesso e i cinque di Cannibale, Stefano Tamburini, Andrea Pazienza, Filippo Scozzari, Massimo Mattioli e Tanino Liberatore. A questa pattuglia di coraggiosi presto si aggiunsero molti altri esploratori nei più diversi campi. Impossibile citarli tutti. Mi limito ad alcuni, pochissimi nomi di rilievo tra i tanti di quei primi anni.
Tra i disegnatori, i fumettisti, gli artisti e i grafici: Silvio Cadelo, Josè Munoz, Giorgio Carpinteri, Igort, Mario Schifano, Franz Ecke, Nicola Corona, Gianni Cossu, Danilo Maramotti, Lorenzo Mattotti, Magnus, Milo Manara, Aldo Di Domenico, Pablo Echaurren, Marc Caro, Massimo Giacòn, Chris Long (John O’ London), Ceesepe, Vincino, Roberto Perini, Diamantis Aidinis, Charles Burns, Massimo Josa Ghini, Marcello Jori.
Tra i fotografi Antonio Carmelo Erotico, Mauro Baldrati, Carlo Maria Causati, Gabriele De Marco, Claudio Gaetano Pisani, Sandro Giustibelli, Anno Dittmer Tatiano Maiore, Toti Ruggieri, Roberto Cattani, Bruno Carotenuto, Alessandro Figurelli.
Tra i tanti giornalisti e reporter: Pino Cimò, Carlo Buldrini, Alberto Flores d’Arcais, Maurizio e Luca Torrealta, Maurice e Charles Najman, Wlodek Goldkorn, Jean Marcel Bouguereau, Carlo Silvestro, Roberto Freak Antoni, Savik Shuster, Natalia Gorbanievskaia, Mauro Costantini, Tommaso D’Elia, Aldo Ricci, Virginia Ciuffini (Isadora Frost), Oreste Scalzone, Barbara Cannata, Enzo Russo (Lord Patchogue), Gilles Wright, Carlo Pasquini, Francesco Terenzio, Piefrancesco Pacoda, Carlo Romeo, Paolo Brogi, Serafino Paternoster, Paolo Pontoniere, Gianni Sartori.
Né vanno dimenticate le figure “tecniche”: Carlo Lania, dinamico segretario di redazione, i montatori Franco Circosta e Francesco De Luca, sostituiti negli anni ’90, con l’avvento del computer, dalle videografiche Micaela Serino e Licia Schiavi. Questa folla di collaboratrici e collaboratori si spiega sia perché la rivista si è sempre conservata aperta a nuovi arrivi, sia perché Frigidaire nasceva su un terreno culturale già arato e seminato da Il Male e dalle forze più creative del movimento del ’77. Il Male aveva liberato il linguaggio satirico, inventando forme nuove di racconto ellittico, paradossale e patafisico della società e della politica. Frigidaire allargò quella libertà “satirica” a tutte le forme dell’espressione comunicativa. Incluse quelle più propriamente letterarie, con la pubblicazione di moltissimi racconti e testi inediti di scrittori contemporanei, come Peter Schneider, Peter Hanke, Jorge Luis Borges, Gabriel Garcia Marquez, Boris Vian, Philip K. Dick, Ernest Hemingway, James Joyce, Chester Himes, Louis Ferdinand Celine, Jean Paul Sartre, Anna Achmatova e Lidia Chukovskaya, Juan Carlos Onetti, Carmen Covito (che si firmava Franco Vitorchiano), Jack Abbott, William Burroughs, Allen Ginsberg, Dashiell Hammett, Raymond Chandler, Adolfo Byoi Casares ecc.
Oltre alla sua vasta latitudine di interessi, con reportage e contributi originali da ogni continente, Frigidaire ha prodotto nel tempo, per la sovrabbondanza di energie suscitate, altre pubblicazioni parallele, giornali e riviste che hanno moltiplicare la nostra ricerca linguistica ed estetica. A cominciare, nell’aprile 1985, da Frìzzer, “tutto ciò che il buonsenso sconsiglia in una rivista formato famiglia”, mensile un po’ matto pensato da me e da Andrea Pazienza, che se ne proclamò imprinter. Proprio su Frìzzer inventammo l’idea/movimento dell’Arte Maivista, in un primo tempo presentazione beffarda di Paz dei miei inclassificabili disegni/racconto, poi come un concetto che riassumeva sia la nostra produzione estetica, fuori da canoni e rituali dell’arte ufficiale, sia, per certi versi, l’intera concezione dell’arte e della bellezza che sorprendono sempre, oltre il tempo e lo spazio, che è il cuore del mistero filosofico dell’estetica.
Frìzzer, come l’altra rivista quasi coetanea, Tempi Supplementari, permise a metà del decennio, il debutto di una seconda generazione di autori frigideriani, all’epoca ventenni, oggi considerati anch’essi dei classici, come Giuseppe Palumbo, Ugo Delucchi, Giovanni Bruzzo, Mauro Cicarè, Giuseppe Teobaldelli, Francesca Ghermandi, Gianfranco Vanni (Collirio), Fabio Visintin, Roberto Baldazzini, Sebastiano Vilella, Pino Creanza, Otto Gabos, Cesare D’Antonio, Walter Angelici, Massimo Semerano, Oreste Zevola, Andrea Mancini, Claudio Scooter, Onofrio Catacchio, Marco Lami, Andrea Renzini, Andrea Nurcis e moltissimi altri.
Nel dicembre 1985, con l’aiuto della giovane scrittrice Paola Febbraro, fondai anche Vomito, trimestrale di subletteratura, racconti inviati dai lettori accompagnati dai miei liberi disegni.
Salvo la grafica di Frìzzer, curata da me e da Pazienza, quella di Frigidaire fino al 1986, ma anche dopo, seguì con lievi mutazioni le linee guida inventate da Stefano Tamburini, autore della gabbia originale del n.1 di Frigidaire, autentico manifesto del nostro stile freddo, postideologico, postmoderno, postavanguardistico. A metà del decennio cominciò a lavorare a Frigidaire anche Rita Mourao Barbosa, giovanissima brasiliana di Sao Paulo venuta in Italia per studiare cinema. Per dieci anni, oltre a curare originali rubriche, fu l’anima tenace della redazione nei momenti più difficili della nostra avventura. Tuttavia il primo decennio folgorante di salite e cadute, nel quale bruciarono le loro vite Tamburini (1986) e Pazienza (1988), fu solo l’avvio di un viaggio che continua ancora oggi.
Già nel 1990, all’inizio del nuovo decennio, scattò l’invenzione di un altro giornale parallelo, Il Lunedì della Repubblica, che usciva di lunedì quando la Repubblica era chiusa. Il Lunedì non era più un falso da interferenza, come quelli clamorosi fatti ai tempi de Il Male o quelli (Trybuna Ludu, la Pravda, Stella Rossa) diffusi nell’est europeo e perfino in Afghanistan tra il 1979 e il 1983, ma un giornale falso/vero, oltre la parodia, anticipazione e critica di quel nuovo universo di fake news che presto avrebbe invaso e squilibrato l’intero sistema della comunicazione. Ed anche Il Lunedì della Repubblica, come la seconda edizione in formato tabloid di Tempi Supplementari e Il Nuovo Male, rilanciato per alcuni mesi nel 1995, fu la palestra di decine di nuovi disegnatori, giornalisti e scrittori, una lista lunghissima che va da Giorgio Franzaroli a Bicio Fabbri, dai classici Giuliano e Scozzari, che proprio su Il Lunedì si rivelò brillante scrittore, al f/oto/grafo sardo Mario Pischedda, genio multiforme e multiperformante, dai Graforibelli ai giovani di KatziVari, dall’opinionista eretica Ilona Staller (Cicciolina) alla pasionaria fiorentina paladina dei poveri Paola Cecchi, da scienziati come l’astrofisico Roberto Monti al fondatore delle BR Renato Curcio, che, ancora in carcere, curò su Tempi la rubrica “Sfoghi”, da Roberto Brunetti, direttore della rivista Seagreen, al giornalista radicale Gabriele Paci, a giovani creativi come Edoardo De Falchi (Jules Triphobie), a storiche figure dell’underground come Angelo Quattrocchi. Questa capacità di rilanciare progetti e attraversare il tempo con lo sguardo al futuro si è rinnovata negli anni 2000, con l’invenzione de La piccola Unità tra il 2001 e il 2002, che raccontò, in parallelo a Frigidaire, il massacro di Genova, la tragedia delle Twin Towers, le guerre in Afghanistan e in Irak e la crescita vertiginosa del capitalismo cinese con il decisivo contributo della sinologa Alessandra Lavagnino (Lan Shande).
Infine con la nascita nel 2006 di Frigolandia, terra di Frigidaire, Museo/laboratorio dell’Arte Maivista e prima Repubblica Marinara di Montagna, abbiamo incontrato una nuova moltitudine di giovani autori e autrici, nati quasi sempre dopo il 1980, ma tutti cresciuti leggendo le riviste frigideriane fino agli anni 2000. Tra loro in primo luogo l’artista romana Maila Navarra, che negli ultimi 17 anni, oltre ai personalissimi contributi pittorici, ha coordinato tutte le nostre pubblicazioni. Cominciando dalla preparazione del libro edito da Rizzoli nel 2008 “Frigidaire. L’incredibile storia e le sorprendenti avventure della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo”, fino ai recenti volumi illustrati pubblicati da Frigolandia: “Cristoforo Sparagna, Il Minturnese. L’arte e la vita del mio geniale e profetico papà”, “L’avventura maivista di Frigidaire 1980-2020” e “Vincenzo Sparagna. Fantasticherie. Disegni 1963-2021”. Sempre Maila Navarra ha, sin dal 2010, governato colori e grafica dell’ultima versione “popolare d’elite” di Frigidaire e de Il Nuovo Male, rifondato nel 2011. Su queste riviste, centri di aggregazione e partecipazione seguiti tuttora su carta e web da migliaia di giovani, sono apparsi vecchi e nuovi segni, dagli sperimentati Delucchi, Giuliano, Cossu, Pischedda, Franzaroli, Fabbri, Palumbo, Caro, Squaz, Giacòn, Romeo Gallo ai ritrovati Maurizio Ercole e Massimo Perissinotto, ai nuovissimi Ivan Manuppelli (Hurricane), Giuseppe Del Buono, Antonio Vecchio, Tommy Gun, Fabio Tonetto, Federico Della Putta, S.S.Sunda, Jazz Manciola, Stefano Zattera, GGT, Dast, Duccio Bernardino, Giacomo Rastabello, Saverio Montella, coautore del libro, scritto da me e illustrato da lui, “Vita, imprese e avventure di Nonno Gramsci”, Zeno Rossi, Pasquale De Sensi, Riccardo Cecchetti ecc. ecc. Né sono mancati scrittori come Peppe Fiore, Graziano Graziani, Mahi Binebine, Gianni Tetti, Gianluca Liguori, Aleksej Meshkov, Marino Ramingo Giusti, Gore Vidal (tradotto da Antonio Scurati), intellettuali come Achille Bonito Oliva, ritratto ancora nudo (per la terza volta!) nel 2013 da Angelo Puzzutiello, giornalisti come il corrispondente dagli USA Paolo Pontoniere o il volenteroso perugino Jacopo Giombolini, autore di pregevoli “schiume” umbre, fotografi come Claude De Dimanche, vedi la copertina dell’Almanacco Frigidaire 2023 e Mali Erotico, figlia d’arte del grande Antonio Carmelo che oggi vive alle Canarie. Ma tantissimi sono stati i collaboratori e le collaboratrici di Frigolandia nei più diversi campi. Ne ricordo solo alcuni: l’artista del legno Luciano Biscarini, creatore degli originalissimi arredi della nostra Repubblica e fondatore dell’Akkademia Cafchiana di Foligno, il pittore romano Aldo Cappellini autore delle decorazioni murali, gli insostituibili cofondatori/costruttori Gianni Albanese, Gaetano La Rocca e Pasquale Cardillo, detto Mostro per la sua forza erculea, la dinamica ed efficiente Eleonora D’Uffizi, lo scultore spoletino Ezio Passeri. Né posso dimenticare il fotografo e animalista Roberto Simoni e il suo instancabile compagno marchigiano Samuele Cotichini, il dottore e amico carissimo Paolo Pompa di Pescara, il nostro difensore di sempre Nino Marazzita che nel 2014, dopo quattro anni di processo, ci salvò dalle ire funeste di Guido Bertolaso, l’avvocato folignate Claudio Franceschini e, dopo la sua scomparsa, suo figlio Camillo, preziosi baluardi legali contro le persecuzioni giudiziarie del Comune di Giano dell’Umbria, Pierfrancesco Cantarella, nella cui casa di Ravello progettammo il rilancio de Il Nuovo Male, il console frigolandese di Roma Gabriele Di Lauro, il gruppo dei Wonder Vincent guidato da Andrea Tocci, la bionda cantante Nora Fiore, il videomaker Alen Galante, il giovanissimo segretario/assistente Fabio Azzola e molti ancora. Dell’intensa attività di Frigolandia fanno parte anche i seminari su satira, acquarello, incisione, scrittura, fotografia e le visitatissime esposizioni dell’Arte Maivista in diverse città italiane, Perugia, Pesaro, Roma, Pescara, Bologna, Milano, Terni, Livorno, Pisa, Bari, Torino ecc. Molti i video che hanno raccontato Frigolandia, visibili su YouTube o proiettati in incontri e festival alternativi, in particolare il docufilm del 2020 “I quarant’anni di Frigidaire” di Massimo Saccares e Alessandra Attiani, ora scaricabile dalla piattaforma OpenDDB.
Questa veloce carrellata di almeno una parte dei protagonisti dell’avventurosissimo viaggio frigideriano è una forma di ringraziamento per le migliaia di intelligenze che hanno partecipato alle nostre riviste e sostenuto Frigolandia. Ma è anche un modo per ricordare a tutti che la storia di Frigidaire, iniziata nel 1980, non si è mai conclusa e anzi, secondo il suo progetto, tende a rinnovarsi continuamente. Questo è, a dirla tutta, il lato più difficile da capire per un’informazione mainstream inquinata da una pseudoattualità da supermarket e da un culturame salottiero ignaro del presente e capace solo di manipolare la memoria dei morti.
La verità è che il sistema dell’informazione, salvo rarissime eccezioni, non ha mai tollerato la nostra avventura editoriale controcorrente, soprattutto di aver creato in autonomia, senza padroni o padrini, scavalcando mode e modi, una rivista/movimento, una rivista/programma, una rivista/metodo, una rivista/territorio, cioè un’autentica rivista maivista nell’epoca dell’infinito replay.
Frigidaire è
Frigidaire è una matita calibro dodici, Frigidaire è il rasoio che taglia la carne viva, Frigidaire è l’altra faccia della luna, Frigidaire è il volo del falco pellegrino, Frigidaire è la pietra per sgozzare l’agnello del sacrificio, Frigidaire è il lupo maschio che cerca la femmina, Frigidaire è il rumore grigio della metropoli, Frigidaire è il respiro dell’orsa che allatta, Frigidaire è lo sberleffo punk su un pubblico di merda, Frigidaire è l’inchiostro nero della notte, Frigidaire è il deserto di Atacama, Frigidaire è il sangue caldo degli amanti, Frigidaire è il desiderio di risorgere dei morti, Frigidaire è l’ultimo viaggio di Celine, Frigidaire è lo sguardo stupefatto di una bambina siriana, Frigidaire è un muezzin agnostico, Frigidaire è una striscia d’asfalto bianca come cocaina, Frigidaire è la mandorla dei tuoi occhi cinesi, Frigidaire è la canzonetta sparata da un balcone, Frigidaire è la donna di picche, Frigidaire è il selvaggio west della mente, Frigidaire è una verde foglia di Maria, Frigidaire è il cane fedele che morde i nemici, Frigidaire è un cesto di frutti zuccherosi, Frigidaire è Dioniso che corre, Frigidaire è il migrante alla deriva, Frigidaire è il blu dei mantelli Tuareg, Frigidaire è la liscia mannaia di Raskolnikov, Frigidaire è una dolce macchina del tempo, Frigidaire è un irriducibile Tamburo, Frigidaire è la baccante di Euripide, Frigidaire è la lima per tagliare le sbarre, Frigidaire è l’orecchio sano di Van Gogh, Frigidaire è la cresta nevosa delle Ande, Frigidaire è una pizza napoletana alle quattro stagioni, Frigidaire è la nuvola che incombe su Wellington, Frigidaire è il cacciatore celeste, Frigidaire è l’ulivo che s’imbianca nel vento, Frigidaire è un ardente transessuale di Rio, Frigidaire è il gatto selvatico che insidia le galline, Frigidaire è un monaco tibetano senza mutande, Frigidaire è il giardino delle delizie, Frigidaire è una guglia della cattedrale di Chartres, Frigidaire è una tigre albina, Frigidaire è un tunnel infinito, Frigidaire è una cornice senza quadro, Frigidaire è la campanella che libera gli allievi, Frigidaire è il prigioniero che canta, Frigidaire è una saettante rondinella di mare, Frigidaire è un chiodo che graffia il vetro, Frigidaire è una app sconosciuta, Frigidaire è miss mondo filippina, Frigidaire è un vomito caldo, Frigidaire è la danza di Kazuo Ohno, Frigidaire è un amico all’improvviso, Frigidaire es el tango de la vida, Frigidaire è un video muto, Frigidaire è l’Arte Maivista di SparaPaz, Frigidaire è il Partenone del 2000, Frigidaire è la tenda rosso sangue dei sopravvissuti, Frigidaire è il crudele mese di aprile, Frigidaire è una polaroid distratta, Frigidaire è il pope volante di Chagall, Frigidaire è la campana di bronzo del villaggio, Frigidaire è la caverna di Platone decorata di ombre, Frigidaire è un’anguilla nel Mar dei Sargassi, Frigidaire è la steppa russa in primavera, Frigidaire è uno smoking fuori misura, Frigidaire è la via per salire al Castello, Frigidaire è un riot senegalese, Frigidaire è un marciapiede di New York, Frigidaire è lo zingaro astuto, Frigidaire è un canto di Maldoror, Frigidaire è la bocca di Marilyn, Frigidaire è la Città Proibita, Frigidaire è un cannibale in cravatta, Frigidaire è una foresta di cedri libanesi, Frigidaire è il prepuzio di un maccabeo, Frigidaire è la zazzera di Zappa, Frigidaire è il club dei postpotenti, Frigidaire è il fischio del palo, Frigidaire è la tenda dell’incontro, Frigidaire è una stazione indiana, Frigidaire è il golfo di Ceuta schiacciato dal sole, Frigidaire è il pittore ignoto, Frigidaire è lo specchio d’argento della strega, Frigidaire è l’uomo che ride, Frigidaire is your dream, Frigidaire è un gelido brodo di atomi, Frigidaire è il commesso viaggiatore di Jonesco, Frigidaire è la borsa e la vita, Frigidaire è l’orlo dell’abisso, Frigidaire è la Torre di Babilonia, Frigidaire è il dubbio di Amleto, Frigidaire è un buco bianco tra le stelle, Frigidaire è l’inquieta vigilia del giudizio, Frigidaire è il mustang che galoppa, Frigidaire è un giovane maori tatuato di giallo, Frigidaire è il giardino dei Giusti, Frigidaire è un inafferrabile apache, Frigidaire è il regno di Ubu, Frigidaire è un’illusionista polacco,
Frigidaire sei tu che mi guardi,
Frigidaire c’è anche quando non c’è
Vincenzo Sparagna, direttore di Frigidaire