I MANIFESTI DI PAUL DAVIS / Paul Davis’ Posters At The Magma Museum

Autore di paesaggi di una bellezza struggente e incontaminata, di ritratti penetranti e indimenticabili, Paul Davis deve comunque la sua fama alla produzione per il teatro. In particolare la sua attività si identifica con quella del Public Theater di New York dal 1975 al 1991. Nel teatro Paul trova una dimensione stimolante e non convenzionale in cui impegna in modo congeniale le sue doti di audacia creativa, lucidità e immancabile umorismo, sintetizzando immagini che moltiplicano il potere emotivo. Per dirlo con parole sue “il teatro.. .. è ciò che resta della vita reale dopo aver operato gli scarti necessari a dimostrare un concetto”. Altro segno distintivo di Paul Davis è l’utilizzo audace dei colori rinascimentali nei fondi da cui le figure staccano con evidenza, un po come ha usato fare Milton Glaser, con cui Davis ha collaborato all’interno del Push Pin Studios. 

Teatro, musica, manifestazioni artistiche che sono diventate immagini memorabili, oggi figurano in mostra come “l’opera da tre soldi” in cui i volumi tondeggianti e le superfici lucide sono accarezzate liquidamente dalla luce. Cosi anche i suoi poster politici sono fedeli alla sensibilità emozionale che l’autore vuol stimolare, dal Che alle manifestazioni per i diritti civili, i suoi manifesti raccontano la cultura e la storia come pochi sanno fare.

As author of heartbreaking uncontaminated landscapes, of suggestive and unforgettable portrays, Paul Davis owes his fame to theatre production, particularly the activity he carried out for the Public Theatre of New York from 1975 to1991. There, in the theatre, Paul  finds a stimulating and non – conventional dimension in which he applies his courageous creativity skills, clarity of mind, and unfailing humorism, in a congenial way, synthesising images that multiply emotional power. Just to quote him “Theatre is all we have left of real life after we operate the necessary scraps to demonstrate a concept”. Another specific quality of Paul Davis is the courageous use of Renaissance colours as base coat or background from which the figures stand out in plain view a bit just like Milton Glaser used to do, with whom Davis collaborated at the Push Pin Studios.

Theatre, music, artistic events that have become unforgettable images, are displayed  today as “l’opera da tre soldi” in which round volumes and bright surfaces are fluidly caressed by light. And just like them also his political posters are faithful to the emotional sensitivity that the author wants to stimulate, for the movements in support of civil rights, that’s why his posters tell about culture and history like only few can do.