Una prospettiva, quella di Traquandi, che strizza l’occhio al surrealismo. La sua è una realtà alternativa tra sogno e follia che con amore suggerisce una liberazione dell’inconscio per ridare dignità ai tanti argomenti che affronta con le sue opere.
Dee, modelle e pin-up da appendere, con i loro seni non celati, distraggono l’osservatore dal reale oggetto in discussione, sia esso la guerra, la censura, l’uso delle tecnologie, le migrazioni, il cambiamento climatico e sopra ogni altro discorso i diritti delle donne, oggi tutte muse profane.
Ecco, abbiamo deciso di dedicare il Cartacanta Festival 2024 al tema della Tolleranza e con la mostra sull’ambiguità semantica di Sergio concludiamo un percorso che ha attraversato il mondo e fatto ritorno, per osservare e testare il livello di tolleranza nella nostra società. Le opere di Sergio sono esposte in pieno centro, sotto la luce del sole e lo sguardo dei passanti.
La comunicazione visiva è lo strumento più potente in questa epoca folle e il Museo MAGMA, attraverso la collezione di manifesti, raccoglie proprio la storia della comunicazione e del graphic-design; quindi trasformare i collages digitali del folle Traquandi in poster è la provocazione che ricollega epoche e discorsi che la società non dovrebbe gettare nel cassetto dei tabù, ma ne dovrebbe fare discorsi in piazza per renderle parte integrante della propria cultura.